Arte e Seduzione
RICCARDO BATTIGELLI
Nato a Firenze, classe 1933, compie la sua formazione artistica all'Accademia di Belle Arti di Bologna. È allievo di Giorgio Morandi. Espone le sue opere in Italia, Europa, Nord Africa e Stati Uniti. Consegue riconoscimenti da parte della critica (è seguito da Lidia Puglioli Mandelli e Francesco Arcangeli) e alcuni premi fra cui il Premio San Fedele del 1955 a Milano, il premio della Number One Gallery di New York nel 1956 e altri. Le opere di quel periodo sono conservate in collezioni pubbliche e private. Nelle opere di Riccardo Battigelli le nature morte (che hanno come soggetto, bottiglie, bricchi, ciotole e fiori), i paesaggi ("paesi"), assumono un altro significato. Messaggi nascosti dietro semplici forme, ripetute nel tempo, eppure sempre diverse. La natura di Riccardo Battigelli, non è un semplice contenitore, ogni tela, tavola, che la ritrae con colori tenui, spesso "gessati", è illuminata da una luce impalpabile, ma viva, ha qualcosa di "magico", ipnotico, accattivante, che evoca in chi osserva, sentimenti "delicati", teneri e intrisi di una serenità avvolgente.
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CINZIA FANTOZZI
Nata a Milano, classe 1961. Dopo il diploma ha conseguito la qualifica di designer d’interni presso la Scuola d’Arte Cova. La passione per l’arte l’accompagna da sempre. Ha frequentato numerosi corsi fino ad arrivare all’uso dell’argilla ed in particolare della tecnica raku. Nel 2013 insieme ad un gruppo di artisti ha fondato a Milano l’associazione Art Marginem Concept Room con l’intento di promuovere e diffondere l’arte in generale. Attualmente prosegue la sua attività con la modellazione e la sperimentazione del colore e da ultimo, rimasta affascinata dalla scultura su pietra, ha iniziato a cimentarsi in particolare con la pietra leccese. Cinzia Fantozzi è legata alla donna e alla sua particolare dimensione esistenziale. I suoi soggetti prediletti sono i corpi femminili, che indaga a fondo, con delicatezza e concretezza, cercando di esprimerne le emozioni più intime e segrete. Femminee crisalidi si raccontano e ci mostrano una storia, individuale o collettiva, fatta di vittorie e sconfitte, lotte continue e quotidiane per la propria affermazione.
FRANCO MARGARI
Artista poliedrico, attivo da oltre trent’anni, si dedica alla pittura dopo un’approfondita esperienza grafica, in particolare nell’ambito delle tecniche incisorie. Partecipa a fiere d’arte in Italia e all’estero, a numerose collettive, ed espone in mostre personali. Le sue opere sono presenti in pubblicazioni del settore. Con la sua poetica, Franco Margari, stabilisce le regole del proprio linguaggio basandole su elementi interni alla forma, che vanno verso la vera essenza delle cose, la struttura più profonda delle forze della natura. La sua arte arriva ad una sintesi e a un valore espressivo che nasce dalla forma e dal colore, dalle deformazioni e dalle scomposizioni, sviluppandosi attraverso una direzione espressivo-simbolica (dagli aspetti emotivo-psicologici) ed una razionale, tendente alla massima depurazione della forma individuata nella pura astrazione formale. L'artista esiste non perché raffigura qualcosa, ma perché sceglie di agire. "Azione" intesa come esistenza. Esistenza tradotta in visione multisensoriale e esperienziale.
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CORRADO DE BENEDICTIS
Nato a Napoli, classe 1946. Autodidatta. Oltre che nella sua città ha uno studio anche a Gesualdo, in provincia di Avellino, dove trascorre parte dell'anno e trova stimoli significativi per la sua attività artistica. Inizia a dipingere da giovanissimo ma in alcuni periodi della sua vita trascura la sua vocazione per impegni. La sua determinazione a svolgere il proprio lavoro quasi in isolamento è da sempre congeniale al modo stesso in cui intende l'arte e il "mestiere" d'artista. Malgrado questo, sollecitato e incoraggiato da critici e collezionisti, che da sempre seguono e apprezzano il suo lavoro, inizia a mostrare le sue opere in esposizioni personali e collettive. Alcuni suoi lavori sono stati acquisiti da importanti collezioni private e in particolare da istituzioni ed enti pubblici. Molti riconoscimenti gli sono stati attribuiti nel corso del tempo. Nel 2009 fonda una nuova "corrente astratta": il Teriomorfismo. Una pittura d’azione quella di Corrado De Benedictis che vede l’artista impegnato a fissare il suo passaggio nel mondo dell’arte qui e ora. Pittura legata al gesto e unita al colore nel suo essere e divenire.
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MIRIAM TORNESE
Nata a Charleroi in Belgio, classe 1958, Miriam Tornese si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Artista di formazione accademica, ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne d’arte in Italia e all’estero, ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. Le sue opere figurano in diverse collezioni private e pubbliche oltre ad essere pubblicate su autorevoli cataloghi d’arte e riviste del settore. L’opera e la ricerca di Miriam Tornese - che con la sua poetica sensuale ed elegante ci conduce in un mondo tutto al femminile - fa emerge la sua sensibilità di artista e di donna. Miriam Tornese esprime la sua più intima interiorità attraverso le sue opere, che in questo modo diventano prova tangibile della sua essenza. L’uso di tenui contrasti, di colori e forme che si stagliano leggiadramente sul fondo, diventa un elemento caratteristico del suo lavoro. Fascino e raffinatezza, stile ricercato, ecco l’arte di Miriam Tornese, la cui volontà è quella di superare la semplice raffigurazione del reale, per arrivare ad una rappresentazione visionaria e riflessiva.
DANIELA GRIFONI
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Nata a Firenze dove (attraverso la memoria visiva) ha modo di elaborare costantemente immagini classiche, alle quali inconsciamente tuttora si rapporta, sviluppando quelle armonie compositive che imbrigliano la libera fuoriuscita della pasta cromatica, dando all’opera, allo stesso tempo, esuberanza e compostezza. Figlia d’arte (sua madre è pittrice e sua sorella drammaturga teatrale), si apre totalmente alla pittura anni fa, mostrando, da subito, un singolare poliedrismo. La fluidità del mondo musicale e poetico si incarna nella sua materia pittorica dando vita al fenomeno del “magmatismo”, con cui qualifica la sua pittura. La sua “metamorfica” personalità e naturale inclinazione all’atto plastico, la predispone anche all’espressione scultorea, ambito nel quale realizza ottime performance. Le sue opere sono in permanenza presso Gallerie d’Arte in Italia e all’estero. Partecipa a Biennali e riceve riconoscimenti. È recensita da esponenti di spicco del mondo della critica d’arte; è presente in riviste e annuari specializzati nel settore dell’arte contemporanea.
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LORENZO DAVID QUAINI
Nato in provincia di Milano, classe 1989, Lorenzo David Quaini è da sempre appassionato d’arte. Il suo percorso di studi lo porta ad una ricerca artistica personale, frequentando prima il Liceo Artistico “Callisto Piazza” di Lodi e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si diploma in Arti Visive nel 2012. In Accademia frequenta il corso di “Grafica d’arte” dove apprende le varie tecniche artistico-espressive tradizionali insieme a quelle d’avanguardia. Si appassiona all’arte calcografica, che utilizza per esprimersi volgendo la sua attenzione soprattutto al ritratto e ai moti dell’animo umano espressi dal volto. Nel periodo di studi che lo vede impegnato all’Accademia di Belle Arti, partecipa a collettive e, in seguito, espone in concorsi d’arte e mostre. Nel 2010 viene selezionato tra molti studenti della sezione di grafica d’arte dell’Accademia per esporre le sue opere calcografiche al “Salon Primo di Brera”. Partecipa a mostre e premi. È presente in riviste e annuari specializzati del settore ed è stato presentato in TV.
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GIOVANNI MANGIA
Nato a Collepasso (LE), classe 1949, si forma presso il Liceo Artistico di Lecce e alla facoltà di Architettura dell'Università di Firenze. Frequenta lo studio del pittore Pietro Annigoni ed è allievo, a Fiesole, dell’arch. Giovanni Michelucci. Partecipa alle più interessanti manifestazioni d’arte degli anni Sessanta e Settanta. È presente in numerose mostre collettive in Italia e all’Estero. Nel 1974 il centro studi di VVV Amstelven, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi, gli organizza una mostra personale ad Amsterdam (NL) che riscuote un notevole successo. Seguono altre personali e partecipazioni a Biennali, Premi e Fiere d’Arte di respiro internazionale. Le sue opere sono inserite in pubblicazioni del settore. Artista eclettico si esprime con opere che traducono in visioni incisive spunti naturalistici. Con trasporto ed impeto, per mezzo di un gesto deciso, raggiunge con poesia risultati di forte impatto emotivo ed espressivo. Le sue opere ci conducono in una dimensione intima, personale, che nasce dal sentimento e, allo stesso tempo è supportata da uno stile informale.
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MARINA PROFUMO
Nata a Ceranesi (Genova), classe 1960, ha studiato amministrazione aziendale ma ha cominciato ben presto a dedicarsi alla pittura. Il suo stile è personale e attraverso le sue opere affronta vari temi con particolare attenzione. La sua è una costante denuncia che attraverso la sperimentazione si pone in continua evoluzione. E' pubblicata in riviste e cataloghi del settore. Indaga a fondo con uno sguardo aperto e privo di limitazioni, in maniera profonda, intima e personale. Per mezzo di vari materiali realizza opere coinvolgenti. La tecnica è solo un mezzo con il quale il materiale plastico esprime il suo “Io” creativo che prende forma dando all’artista la possibilità di testimoniare in modo tangibile la sua presenza nel mondo dell’Arte. Le sculture di Marina Profumo sono delle creazioni a cavallo tra natura e fantasia che ci conducono in una dimensione riflessiva dove tematiche legate alla vita si manifestano in forme evocative. La sua ricerca è condotta con decisione, senza incertezze, in modo spontaneo e sincero, per esprimere tutto il suo sé.
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NUNZIA PAPPALARDO
Nata a Catania ha compiuto gli studi artistici nella sua città all’Istituto Statale d’Arte e all’Accademia di Belle Arti nella sezione pittura. Ha inoltre frequentato corsi di incisione a Catania e a Venezia. È abilitata all’insegnamento di disegno e storia dell’arte, discipline pittoriche e arte e immagine, quest’ultima è materia di insegnamento. Ha svolto e svolge tutt’ora un’intensa attività artistica, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e di critica. Attraverso la sua pittura dai toni delicati e armoniosi, ci guida nel suo mondo pittorico, dove la natura è protagonista. Il paesaggio, i fiori, la frutta, con le loro forme e colori, entrano nelle opere ed escono con un significato diverso, decontestualizzati e sublimati. La dimensione pittorica è uno spazio dove il colore, la linea e la forma, hanno il compito di comunicare il linguaggio poetico dell’artista. I soggetti rappresentati sono l’ispirazione naturale per oltrepassare la realtà tangibile e mostrarne la vera essenza. Il sentimento subentra alla descrizione dell’immagine che è in grado di farsi avvolgere da intensità emotiva.
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ONYRICA (c.marino)
Nata a Caltagirone (CT), classe 1979, ha conseguito il diploma di perito informatico, e in seguito ha seguito corsi universitari e accademici. Ha iniziato a lavorare con la fotografia d'arte nel 2007 come autodidatta. Ha sempre avuto la passione per l’immagine sia statica che in movimento. Partecipa a Premi e Rassegne d’arte di respiro internazionale, è pubblicata su libri e cataloghi d’arte. Con la sua indagine ci porta ad esplorare un mondo dove gli scatti sono solo un punto di partenza per un processo di elaborazione digitale che porta l’immaginario nel reale. I suoi scatti sintetizzano la sua essenza, il suo desiderio di esprimere se stessa e di lasciare una traccia del suo essere e divenire. Il suo “Io” più profondo, dominato da emozioni, sensazioni laceranti che a volte ardono di una passione che vuole esplodere e materializzarsi. La fotografia d’arte è per Onyrica passione, osservazione e riflessione. Lo scatto è l’imprinting figurale di un impulso creativo. Espressione di un animo inquieto, ambivalente, che in questo modo si rivela.
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DANILO SUSI
Nato a Pescara, classe 1949. Autodidatta. Inizia a fotografare nei primi anni Settanta e frequenta alcuni “maestri” pescaresi, quali Giuseppe Moder e Bruno Simoncelli. Nel 1980 durante un breve soggiorno a Parigi vive l'edizione di “Le mois de la photo à Paris”, comincia la sua ricerca su linea e luce, le sue tematiche predilette diventano “l’uomo nella sua essenza” e “la luce espressione di vita”. Il 2004 (grazie anche al digitale) è l’anno della “svolta” (e innovazione) nella sua espressione fotografica. La sua ricerca si sviluppa nel colore dei riflessi d’acqua come l’impressionismo di Claude Monet, stimolato da quanto sosteneva Oscar Wilde “il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile”. Produce una serie di immagini astratte fortemente pittoriche senza ricorrere a modifiche di post-produzione. Dal 2008 a oggi la sua poetica si manifesta attraverso diversi progetti multidisciplinari che abbracciano vari settori espressivi. Espone le sue opere in Italia e all’estero, è pubblicato su cataloghi del settore ed è presente in collezioni pubbliche e private.
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CINZIA DE VITA
Nata ad Andria, attualmente vive ed opera a Bari. Appassionata di disegno, sin dall’infanzia, si è cimentata da autodidatta con la tecnica del carboncino, dell’acquerello, del pastello a gesso e poi dell’olio, prediligendo, come soggetto, la figura. Ha, poi, seguito delle lezioni presso i pittori ferraresi Fabbri-Capra-Tassini, il pittore inglese Dennis Creffield, e dal 2011 il maestro Michele Roccotelli. Oggi lavora prevalentemente con tempere acriliche. Ha ricevuto premi e riconoscimenti e partecipato a varie mostre collettive, ottenendo segnalazioni e giudizi positivi. È presente in pubblicazioni del settore. Cinzia De Vita propone, con le sue opere, una visione della natura del tutto nuova che si distacca fortemente da quelle viste in passato. La natura è, nella visione dell’artista, il principio e la fine, la manifestazione di quel finito che è nell'infinito a cui tende passionalmente. La natura è, quindi, per Cinzia De Vita, molteplice e unitaria allo stesso tempo, per mezzo di un'unica forza costruttiva dinamica e continua, che muta e si evolve continuamente, che abbraccia il tutto e il niente, poiché in movimento e per questo sfuggente e avvolgente.
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BARBARA BERTONCELLI
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Nata nel 1972 e da sempre appassionata di fotografia, predilige ancora oggi questo mezzo per cogliere stati d’animo e oggetti, filtrandoli con la propria visione particolare, certamente influenzata da una professione, quella di medico psichiatra, che la pone quotidianamente in contatto con le varie sfaccettature dell’animo umano. Ha vinto vari concorsi fotografici e ha partecipato a numerose mostre collettive fotografiche in Italia e all’estero. L’obiettivo della macchina fotografica non è altro che, per Barbara Bertoncelli, il mezzo ideale attraverso il quale filtrare lo spazio del mondo. Fotografare la natura nelle sue manifestazioni e mutazioni è stato lo spunto di riflessione e di sviluppo della sua ricerca. Oggi, indaga l’essere umano, le sue molteplici sfaccettature interiori ed esteriori, e le osserva con incanto e disincanto da vari punti di vista. La fotografia, rivela il suo modo di percepire e di vedere ciò che ci circonda e di raccontarlo con spontaneità cogliendo nella posa di un istante, che sia composta o scomposta, l’essenza più intima delle cose.
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QAZIM ARIFI
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Nato a Përmet (Albania) classe 1942, di formazione accademica, Qazim Arifi si dedica con continuità all’attività artistica con eccellenti risultati nella scultura. Vive ed opera tra l’Albania, l’Italia e gli USA. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private e il suo lavoro è apprezzato da autorevoli critici e storici dell’arte di fama internazionale tra cui Vittorio Sgarbi. Qazim Arifi mette da parte la freddezza dell’impostazione accademica per abbandonarsi totalmente ad una poetica emozionale, fondata sui sentimenti. Meno accademia, più personalità, per un artista che fa dell’arte un mezzo per esprimere tutto se stesso. Antico e Moderno, proprio per il suo partire dalla tradizione per poi guardare non tanto il presente in sé, quindi una attualità mutevole, ma per cogliere nel presente le vibrazioni delle verità prime e ultime dell’uomo. Un’arte, quella di Qazim Arifi, che si evolve nel tempo e per il tempo, che muta ma allo stesso tempo è immutabile, che scorge echi di un lontano passato che è sempre presente, che avvolge ogni nostro sentire e vedere e che ci conduce verso orizzonti lontani ma pur sempre vicini.
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ANTONELLA SERRATORE
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Nata a Lentini (Siracusa), Antonella Serratore si forma studiando all’Istituto Statale d’Arte di Catania. Sviluppa un percorso artistico personale e autonomo che guarda alle correnti del passato (in particolare l’Espressionismo, il Realismo, il Surrealismo e l’Astrattismo) e allo stesso tempo è proteso verso il futuro. Apprezzata da critici d’arte - per il suo linguaggio pittorico impregnato di un’originale ricerca di libertà espressiva del tutto personale nella quale coniuga sapientemente inventiva e talento – è considerata una valida pittrice figurativa. La sua produzione artistica (in continua evoluzione) vede la sperimentazione di vari stili per affinare mezzi espressivi e rivelare un linguaggio pittorico originale (che coniuga acceso colorismo a effetti di luce e costruzione prospettica). È stata recensita da noti critici e storici dell’arte. Nel 2012 le è stata dedicata una pubblicazione monografica, edita dalla Kritios Edizioni, dal titolo “Antonella Serratore. Dinamismo stilistico”, a cura di Fortunato Orazio Signorello. È inserita in prestigiosi annuari, dizionari e pubblicazioni d’arte contemporanea. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
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NELLY D'URSO
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Nata a Catania, classe 1950, Nelly D’Urso ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Catania, dove (tra l’altro) è stata allieva di Piero Guccione. È stata insegnante di discipline pittoriche al Liceo Artistico “Lazzaro” di Catania. Recensita da noti critici e storici dell’arte tra cui Paolo Levi, è stata segnalata e citata da quotidiani e periodici regionali e nazionali. È socia dell’Accademia Federiciana (Catania). Espone le sue opere ed è presente in diversi annuari e dizionari d’arte. Nel 2010 la Kritios Edizioni ha pubblicato (a cura di Fortunato Orazio Signorello) la monografia “Nelly D’Urso. Mimesi figurativa”. Tra le mostre personali dell’artista, sono da segnalare (per i consensi unanimi sia di pubblico che di critica): la mostra a Palazzo Recupero-Cutore di Aci Bonaccorsi (Catania), organizzata dall’Accademia Federiciana e curata da Fortunato Orazio Signorello nel 2012, e la mostra dal titolo “Contrasti cromatici”, al Museo Emilio Greco di Catania (curata da Fortunato Orazio Signorello, organizzata dall’Accademia Federiciana) nel 2018.
FORTUNATO ORAZIO SIGNORELLO
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Nato a Catania, classe 1967, Fortunato Orazio Signorello, sin dal principio, ha avuto un approccio alla pittura autoriflessivo, esplorando le potenzialità e i limiti dei media nell’interazione tra processi creativi (artistici, materiali e formali). Già dagli anni Ottanta la Pop Art e l’Iperrealismo rappresentano (per lui) un’esclusiva opportunità di riflessione creativa - in un sottile equilibrio tra passato e presente - e gli offrono l’opportunità di proporre una rilettura (particolare) dell’arte d’avanguardia e di quella tradizionale. Ha ricevuto prestigiosi premi ed elaborato una metodologia di lavoro particolarmente innovativa, in cui le tecniche di uso comune entrano in rapporto dialettico con le nuove tecnologie. Ha partecipato a prestigiose expo e mostre nazionali e internazionali in Italia e all’estero. È presente in dizionari e annuari. È anche apprezzato critico d’arte e promotore culturale, autore e curatore di monografie e cataloghi d’arte di artisti contemporanei. È presidente dell’Accademia Federiciana di Catania.
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